Corso Garibaldi - Benevento. Inizio '900 |
Su ambo i lati confluiscono nel corso numerosi suggestivi vicoli storici in uno dei quali, nel segreto del ghetto ebraico, si cela l'Hortus Conclusus di Mimmo Paladino.
Il tratto più basso del Corso ricalca il decumano principale dell'assetto urbano ippodameo risalente all'età di Augusto, mentre i vicoli trasversali altro non sono che i cardines. Vi erano altri due decumani paralleli: uno corrisponde a via Annunziata, situata sulla destra del Corso se si guarda verso verso la Rocca, mentre l'altro, sulla sinistra, non è più riconoscibile.
A partire dal 4 ottobre 2004, il Corso è stato risistemato dalla ditta Romano di Gricignano d'Aversa, su progetto del prof. Nicola Pagliara. La risistemazione si è basata su quattro importanti interventi: la predisposizione dei sottoservizi per futuri allacciamenti (rete elettrica, gas, acqua, telefonia); la sostituzione della vecchia rete idrica; l'istallazione della nuova pubblica illuminazione; la ripavimentazione della strada e dei marciapiedi con pietre naturali e lastre in pietra vulcanica.
Tratti della pavimentazione, scura, sono percorsi da una striscia bianca sinusoidale, a suggerire l'idea di un serpente o di un dragone, la cui testa stilizzata si trova all'altezza di Piazza Orsini. Durante questi lavori sono state rinvenute numerose fondazioni di antiche costruzioni. L'ultimo tratto ripavimentato fu aperto il 15 febbraio 2006; attualmente il Corso è chiuso al traffico veicolare. L'opera rientra nel progetto integrato Benevento: il futuro nella storia.
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