(fonte Corriere della Sera)
Lo spot promozionale della Regione Calabria fa infuriare i calabresi
I Bronzi di Riace in versione “giovanottoni volgarissimi e abbronzati” che nella pubblicità della Regione Calabria fanno “pari montagna, dispari mare” mostrando le pudende come due bulli in un club nudista, hanno lasciato molti calabresi a bocca aperta.
Tutto è cominciato con un corsivo su Il quotidiano della Calabria, che consigliava al Presidente della Regione, Giuseppe Scopellitti: “la Calabria è troppo bella per essere manipolata maldestramente al fine di farne uno spot, poche immagini di questa terra straordinaria e delle sue opere valgono più di un brutto messaggio pubblicitario in cui si deturpano anche i Bronzi di Riace". Ma era solo l’inizio.
Il giorno dopo, il professor Salvatore Settis, che da anni difende l’onore della sua terra, ha fatto a pezzi la scelta dello spot. Non bastasse è intervenuto anche la Confindustria calabrese per bocca di Giuseppe Nucara: “proporre su vasta scala uno spot di pessimo gusto, già bocciato al Bit di Milano, è alquanto discutibile”. Titolo del pezzo: ‘ritirate lo spot sui Bronzi, ci danneggia”.
Appello sottoscritto anche dall’archeologo Battista Sangineto. Chiude le fila, ma solo per il momento, l’imprenditore calabrese Pippo Callipo che ieri ha dichiarato all’Ansa: “sono indignato, i Bronzi di Riace rappresentano un valore inestimabile e noi, privilegiati custodi, non abbiamo trovato di meglio che ridicolizzarli davanti a milioni di italiani”. Intanto dal sito della regione si apprende che per il momento la campagna pubblicitaria utilizza risorse per 2,5 milioni di euro.
FAI Fondo Ambiente Italiano
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