Ingredienti: sale q.b., 1 cipolla, 1/2 bicchiere d'olio d'oliva extravergine, alcune foglie di basilico fresco, pepe q.b., 1 kg di passata di pomodoro, 50 g di parmigiano grattugiato, 200 g di ricotta.
Procedimento: in un tegame versate l'olio, la cipolla tagliata a fettine sottili e fate appena indorare il tutto. Subito dopo versate il passato di pomodoro che farete cuocere a fuoco lento per 30 minuti. A fuoco spento salate e aggiungete il basilico. A parte avrete fatto cuocere i fusilli in abbondante acqua salata. Sempre a parte avrete, in una scodella, stemperato la ricotta aggiungendo salsa per quanto necessita per formare una crema. Versate nella scodella i fusilli appena colati e mescolate il tutto. Servite in tavola avendo cura di aggiungere nei piatti ancora qualche cucchiaio di salsa che avrete lasciato da parte, parmigiano, pepe e qualche foglia di basilico crudo.
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"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni."
(Eleanor Roosevelt)
"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni."
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mercoledì 28 dicembre 2011
lunedì 26 dicembre 2011
Teatro Romano
Il teatro romano di Benevento fu costruito nel II secolo sotto l'imperatore Adriano nelle vicinanze del cardo maximus; oggi è circondato dal medievale Rione Triggio.
Anche se il teatro fu inaugurato nel 126 sotto Adriano, recentemente sono emerse sotto di esso strutture sepolte da un'alluvione avvenuta nel I secolo d.C.: si suppone quindi che sia stato costruito sui resti di un edificio anteriore.
Un'iscrizione rinvenuta sul pulpitum ricorda l'istituzione da parte di Adriano della carica di curator per la costruzione dell'edificio.
Anche se il teatro fu inaugurato nel 126 sotto Adriano, recentemente sono emerse sotto di esso strutture sepolte da un'alluvione avvenuta nel I secolo d.C.: si suppone quindi che sia stato costruito sui resti di un edificio anteriore.
Un'iscrizione rinvenuta sul pulpitum ricorda l'istituzione da parte di Adriano della carica di curator per la costruzione dell'edificio.
sabato 24 dicembre 2011
Menù di Natale- il secondo piatto
Baccalà fritto
Ingredienti
500 g di baccala pronto per la cottura
60 g di farina
un cucchiaio di origano
un limone
olio per friggere
Mettete la farina in un piatto fondo. Asciugate con cura il baccala, eliminate le eventuali lische e, se preferite alleggerire il piatto, togliete la pelle; tagliatelo a pezzi rettangolari non molto grossi (4x10 cm), passateli nella farina e poi scuoteteli in un setaccio per eliminare quella assorbita in eccesso.
Tagliate il limone in 8 spicchi eliminando i semi. Scaldate abbondante olio in una larga padella, unite i pezzi di baccala e friggeteli per 6-7 minuti, o fino a farli dorare uniformemente, voltandoli una sola volta.
Scolateli con un mestolo forato, passateli su un foglio di carta assorbente, cospargeteli con l'origano e serviteli guarniti con il limone tagliato a spicchi sottili. Se vi piace, potete sostituire l'origano con altrettanto prezzemolo tritato molto fine e profumare il baccala, prima della frittura, con un'abbondante macinata di pepe.
venerdì 23 dicembre 2011
Menu di Natale- il primo piatto
Teglia di paccheri e carciofi
1 spicchio d'aglio, 6 carciofi, 1 limone, 4 rametti di maggiorana secca, qb olio extravergine d'oliva, 300 g di Paccheri, 400 g. di pomodoro pelato, , 300 g di scamorza affumicata, , 50 g di pecorino, sale e pepe qb, zucchero q.b
Private i carciofi del gambo, delle punte e delle foglie esterne piu dure. Arrotondate i fondi, tagliateli a meta, eliminate l'eventuale fieno interno e riduceteli a spicchi. Metteteli, man mano, in una ciotola d'acqua con succo di limone. Scaldate 3-4 cucchiai di olio in una padella, aggiungete i carciofi
mercoledì 21 dicembre 2011
Pasta e cavolfiori di S.Agata
Ingredienti: 400 gr. di pasta mista, 1 cavolfiore medio, 60gr. di olive di Gaeta, 2 spicchi d'aglio, 1 dl e mezzo di olio vergine di olive, sale e pepe.
Procedimento: lavate il cavolfiore e dividetelo a pezzetti (togliete la parte dura del cavolfiore); mettetelo a stufare in una padella con olio, aglio schiacciato e coprite la padella. Quando è quasi cotto, mettete le olive snocciolate. Cuocete la pasta a parte stando bene attenti a scolarla al dente. Riempite una tazza dell'acqua della bollitura della pasta e tenetela da parte. Unite il cavolfiore alla pasta cotta al dente nella pentola
e cuocete insieme aggiungendo di tanto in tanto un po' dell'acqua che avete da parte. Prima di portare in tavola aggiungete del pepe e, eventualmente, del sale.
Procedimento: lavate il cavolfiore e dividetelo a pezzetti (togliete la parte dura del cavolfiore); mettetelo a stufare in una padella con olio, aglio schiacciato e coprite la padella. Quando è quasi cotto, mettete le olive snocciolate. Cuocete la pasta a parte stando bene attenti a scolarla al dente. Riempite una tazza dell'acqua della bollitura della pasta e tenetela da parte. Unite il cavolfiore alla pasta cotta al dente nella pentola
e cuocete insieme aggiungendo di tanto in tanto un po' dell'acqua che avete da parte. Prima di portare in tavola aggiungete del pepe e, eventualmente, del sale.
lunedì 19 dicembre 2011
La Rocca dei Rettori
La Rocca dei Rettori vista dalla parte della Villa Comunale così come appariva negli anni '20
Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori, si trova nel punto più elevato della città, a dominare le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due importanti e antiche via Appia e via Traiana. Il sito era già stato utilizzato dai Sanniti, che vi avevano costruito una serie di terrazzi difensivi, e dai Romani, che vi costruirono un edificio termale (Castellum aquae), i cui resti possono ancora essere visti nel giardino del castello. I benedettini vi ebbero un monastero. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori per conto del papa, i Rettori.
Il castello è di fatto costituito da due edifici distinti: il Torrione, costruito dai Longobardi a partire dall'871, e il Palazzo dei Governatori, costruito dai papi a partire dal 1320.
Fonte Wikipedia
Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori, si trova nel punto più elevato della città, a dominare le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due importanti e antiche via Appia e via Traiana. Il sito era già stato utilizzato dai Sanniti, che vi avevano costruito una serie di terrazzi difensivi, e dai Romani, che vi costruirono un edificio termale (Castellum aquae), i cui resti possono ancora essere visti nel giardino del castello. I benedettini vi ebbero un monastero. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori per conto del papa, i Rettori.
Il castello è di fatto costituito da due edifici distinti: il Torrione, costruito dai Longobardi a partire dall'871, e il Palazzo dei Governatori, costruito dai papi a partire dal 1320.
Fonte Wikipedia
mercoledì 14 dicembre 2011
Cardone
Ingredienti: 2 lt di brodo di pollo, 2 cespi di cardone, 500 gr. di carne macinata, 5 uova, 1 mollica di pane raffermo, formaggio grattugiato, pinoli e sale.
Procedimento: prendete i cespi di cardone, eliminate le cime ed iniziate a spellare le coste nella parte più tenera, tagliatele a dadini e riporle in una ciotola con acqua e limoni; far riposare per circa 2 ore. Preparare il brodo con il pollo ruspante e tutti gli odori e cuocere fino a cottura della carne. Riponete il pollo in una terrina e fate raffreddare il brodo (di solito si prepara il giorno prima). Nel frattempo in una ciotola mescolate con la carne macinata 2 uova, la mollica di pane sbriciolata, il formaggio grattugiato e preparate delle polpettine minuscole. Scolare il cardone, sciacquarlo, e cuocerlo a mezza cottura in acqua bollente. Rimettere a cottura il brodo con pezzettini di pollo e le polpettine; portarlo ad ebollizione e calare i dadini di cardone lasciando terminare la cottura. assaggiare il tutto e quando sembrerà cotto aumentare la fiamma e aggiungere i pinoli e 3 uova battute con sale q.b. Versare in una zuppiera e servire a tavola con crostini di pane che andranno sul fondo del piatto.
Procedimento: prendete i cespi di cardone, eliminate le cime ed iniziate a spellare le coste nella parte più tenera, tagliatele a dadini e riporle in una ciotola con acqua e limoni; far riposare per circa 2 ore. Preparare il brodo con il pollo ruspante e tutti gli odori e cuocere fino a cottura della carne. Riponete il pollo in una terrina e fate raffreddare il brodo (di solito si prepara il giorno prima). Nel frattempo in una ciotola mescolate con la carne macinata 2 uova, la mollica di pane sbriciolata, il formaggio grattugiato e preparate delle polpettine minuscole. Scolare il cardone, sciacquarlo, e cuocerlo a mezza cottura in acqua bollente. Rimettere a cottura il brodo con pezzettini di pollo e le polpettine; portarlo ad ebollizione e calare i dadini di cardone lasciando terminare la cottura. assaggiare il tutto e quando sembrerà cotto aumentare la fiamma e aggiungere i pinoli e 3 uova battute con sale q.b. Versare in una zuppiera e servire a tavola con crostini di pane che andranno sul fondo del piatto.
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