Anche se il teatro fu inaugurato nel 126 sotto Adriano, recentemente sono emerse sotto di esso strutture sepolte da un'alluvione avvenuta nel I secolo d.C.: si suppone quindi che sia stato costruito sui resti di un edificio anteriore.
Un'iscrizione rinvenuta sul pulpitum ricorda l'istituzione da parte di Adriano della carica di curator per la costruzione dell'edificio.
Un'altra base onoraria, rinvenuta nel dicembre del 1938, dedicata dalla Colonia Beneventana a Caracalla, erede designato del padre Settimio Severo, con il titolo di Cesare, ha fatto supporre restauri o rifacimenti databili tra il 198 ed il 210.
Abbandonato in epoca longobarda, il teatro fu parzialmente interrato e utilizzato come fondazione per abitazioni.
Gli scavi del teatro e l'abbattimento delle case che vi erano state sopra costruite furono progettati a partire dal 1890, ma effettivamente realizzati solo a partire dal 1923, per opera di Almerico Meomartini. Interrotti in seguito al terremoto del 1930, furono ripresi nel 1934 con l'esproprio dei fabbricati sovrastanti e il teatro riportato in luce venne consegnato nel 1938 alla Soprintendenza. I lavori continuarono dopo la seconda guerra mondiale; il monumento venne riaperto al pubblico nel 1957. Nell'anno 2001 venne utilizzato come luogo dove trasmettere il Festivalbar 2001.
Fonte Wikipedia
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